Ciao, benvenuto nel diario dedicato a Domenico Valentino ospite alla boxe piovese dal maestro Gino Freo, e agli ultimi giorni di preparazione dei pugili Boschiero e Rigoldi.
Prima di tutto ringrazio il mio maestro Gino che ha permesso tutto questo, 5 gioni di allenamento con Domenico Valentino, ospite a Piove di Sacco per fare sparring di alta qualità insieme ai due pugili.
Per quest’incontro bisogna ringraziare Gino, famoso non solo per le sue doti come maestro, ma come uomo, promoter e,appunto, organizzatore di eventi!
Prima di iniziare questo diario, vorrei esprimere due parole per i due atleti prossimi a eventi importanti oltre che impegnativi.
La vita del pugile la conosciamo, non è per niente facile, è dura, imprevedibile, insicura e purtroppo poco valorizzata a livello economico, quindi trovo doveroso dare il massimo sostegno a questi pugili che stanno dando tutto in palestra da mesi per esprimere il meglio di loro sopra quel quadrato.
Prima di salire sul ring per fare quelle riprese, dietro ci sono mesi di sacrificio, dolore, fatica, sudore, passione, impegno, dedizione, speranza… e alle spalle di questi mesi ci sono anni che li sostengono.
Quando senti un pugile dire che è li dentro da mesi due volte al giorno, merita solo il nostro rispetto!
Parliamo ora di questo gemellaggio.
Ormai è oltre un anno che sono il Mental Coach ufficiale del campione del mondo Domenico Valentino, e potete ben immaginare che seguire un atleta costruito e affermato così per me, oltre che un onore, è una sfida continua a migliorarmi ed essere innovativo.
Più volte abbiamo tentato di organizzare questa salita di Mirko, ma causa impegni e imprevisti non è mai andata a buon fine.
Essendo a conoscenza che i pugili Boschiero e Rigoldi sono in preparazione per gli eventi importanti del 19 e 20 Settembre, ho rotto le scatole a Mirko di organizzarsi con le ferie per salire qui da noi e allenarsi alla Boxe Piovese assieme al maestro Gino Freo.
Io e Mirko ci siamo incontrati più volte nella zona di Roma, ma potete immaginare la mia gioia e l’entusiasmo averlo qui per 5 giorni mentre si allena con due pugili di altissimo livello che non hanno bisogno di presentazioni per dei match impegnativi.
Non abbiamo detto nulla a nessuno, anche perché sappiamo che gli imprevisti sono sempre dietro l’angolo, quindi finché non lo vedevo davanti avevo sempre quel pizzico di titubanza.
Quando ho avuto la conferma che è salito in treno, allora ho alzato la mano, ma anche in questo caso ho preferito aspettare.
Alle 12,35 era previsto l’arrivo a Padova. Vado a prenderlo in stazione dei treni, mentre ero al telefono per dargli indicazioni della mia posizione, lo scovo dalla parte opposta. Una bella risata, un forte abbraccio, carico le valige in auto, saliamo e si mette in silenzio.
Vedevo che era in modalità zombie. Aveva dormito molto in treno, era pieno di freddo e assonnato, quindi le uniche parole durante il tragitto sono state: ” Si, no, ok, in treno ho dormito fino a Rovigo; faceva un freddo cane.”
Alla fine arriviamo a casa mia verso le 13,30, e mangia come un canarino, ovvero un piattino di pasta. Voleva rimanere leggero per lo sparring.
Lo porto in hotel, io torno a casa per andare avanti con il mio lavoro online, e verso le 16 vado a prenderlo per andare in palestra.
Tra caffè, saluti, abbracci, inizia il riscaldamento.
Una volta scaldati bene, il maestro Gino decide l’ordine dello sparring:
Qui esce la classica frase falsissima: “Ragazzi leggeri, fate lavoro sciolto.”
Potete ben capire che questo vale per il primo minuto, poi se sei in preparazione è inutile specificarlo perché i colpi si fanno più pesanti, e i pugili scaldano i motori 🙂
3 riprese: Devis e Mirko
Partenza sciolta nel primo minuto, poi iniziano i primi scambi più impegnativi per entrambi.
3 riprese: Devis e Luca mantenendo ritmo costante.
3 riprese: Mirko e Luca.
Iniziano tenendo il ritmo alto anche se Luca accusa la stanchezza della preparazione in alcuni momenti.
Fare sparring con pugili “nuovi” sappiamo che è l’allenamento migliore per ogni atleta, e in questo caso lo è stato per tutti, me compreso!
Le prima tre riprese di Mirko con Devis sono andate molto bene, lucido e concentrato mentalmente, senza mai perdere la calma. Voglio precisare che il mio compito non è insegnare la boxe, ma aiutare gli atleti a sfruttare al meglio la parte mentale, emotiva e respiratoria.
La mia soddisfazione era basata sul livello dello sparring, e Boschiero di certo non è primo pugile che passa per la strada. Conosciamo bene le sue doti tecniche, e la pesantezza delle sue mani!
Dopo le tre riprese con Devis, arriva il momento di farr sparring con Luca Rigoldi!
Anche lì i pugili si sono confrontati con dedizione e rispetto, facendo altre 3 belle riprese intense.
Ritmo alto, colpi puliti. Il focus in questo caso era basato più sull’atteggiamento , ritmo e freddezza mentale che sulla tecnica in sè.
FINITO LO SPARRING, RIPETUTE DI CORSA
Una delle caratteristiche che deve avere un atleta è saper gestire le emozioni nei momenti di difficoltà!!
Deve avere pazienza, rimanere calmo e continuare a giocare e mantenere la mente libera da pensieri confusionari. Se viene attivata “troppo” la parte razionale, vale a dire che si chiude l’accesso alla parte inconscia, all’intelligenza emotiva, quella parte che ti permette di usufruire tutti gli automatismi in modo fluido e automatico.
I pugili sapendo che questa era un’ottima opportunità di confrontarsi e di crescita l’hanno sfruttata al meglio. Tutto ciò è stato svolto sotto la supervisione accurata del maestro Gino!
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SECONDO GIORNO – MARTEDI 10
Oggi allenamento particolare con Domenico sul Flow, che non centra nulla con quello tecnico.
Allenarsi sul Flow significa lavorare sulla perfezione e completa sincronicità tra corpo, mente e respiro in modo da rendere la tecnica più fluida.
Prima di tutto abbiamo lavorato al RALLENTATORE appositamente per vari motivi:
1 Allenare la concentrazione, la pazienza, e la presenza mentale.
Quando la mente si scollega dal presente, si diventa ASSENTI, quindi si è presenti con il corpo, ma la mente è altrove.
La mente riesce a rimanere concentrata per alcuni secondi, poi cala e si riprende. Questo tipo di esercizio serve a ELIMINARE I TEMPI MORTI, cioè quei momenti che si prendono i colpi (stupidi).
L’ASSENZA MENTALE è un vero killer micidiale nello sport, e chi allena la mente sulla PRESENZA MENTALE si notano i risultati.
Dopo alcune riprese al rallentatore abbiamo lavorato sulla POTENZA DEL FLOW.
Il concetto sembra folle, ma chi lo prova di persona rimane affascinato perché il concetto è lavorare sulla FORZA FLUIDA DEL CORPO e non sulla spinta fisica. Risultato? Massima potenza, minimo sforzo!
Per vedere il video sull’allenamento entra nel gruppo La mente del guerriero.
Vedrai un lavoro sull’attesa lunga in cui Valentino (deve attendere) il mio VIA per tirare ed evitare di tirare a caso, ma solo seguendo il comando.
Se sei del mestiere potrai ben comprendere il motivo di tale allenamento: allenare l’atleta a portare i colpi quando gli vengono dettati!
Alla fine del nostro allenamento è iniziato lo Sparring con Rigoldi. Riprese intense, ritmo alto sempre sotto lo sguardo del maestro Gino.
Alla fine dello sparring, delle serie di ripetute al sacco e via… aspettiamo Mercoledi.
TERZO GIORNO -MERCOLEDI 11
Ciao a tutti.
Oggi cambio programma con Valentino.
Considerando che è qui per 5 giorni, meglio sfruttare al massimo il tempo, quindi prima dell’allenamento una bella sessione di Coaching con la C maiuscola.
Abbiamo fatto un tipo di lavoro specifico inconscio usando le discipline analogiche, un metodo ideato dal Prof Stefano Benemeglio che ti permette di negoziare con l’inconscio per ottenere risultati straordinari.
Arrivo in hotel e Mirko mi dice che non vuole perché dopo quel tipo di coaching si sente frastornato per un po, quindi lo tranquillizzo spiegando che non faremo un lavoro di sblocco psicologico, quindi impegnativo, ma solo un lavoro di potenziamento emotivo.
Detto questo iniziamo con la sensibilizzazione dell’inconscio e poi la fase di pilotaggio per l’interazione. Dopo meno di un minuto iniziamo ad avere i primi riscontri, quindi iniziamo la procedura.
Non voglio spiegare tutto il lavoro svolto perché richiederebbe un articolo molto lungo solo per questo (la privacy non centra in questo caso), ma ci tengo molto a focalizzarmi sul tipo di approccio che abbiamo usato.
Sapete bene che la logica e l’inconscio processano in modo completamente differenti, quindi abbiamo usato questo principio per produrre energia (tensione emotiva) dando il comando all’inconscio di muovere il corpo in un certo modo, e a Mirko di provare a impedirlo razionalmente.
Inutile a dirlo, nella lotta tra logica e inconscio,
vince sempre l’inconscio!
Senza entrare nei particolari tecnici, mentre spronavo Mirko a contrastarlo con tutte le forze, l’inconscio ha spinto il corpo in avanti fino a fargli fare un passo involontario, quindi contro la propria volontà.
Se pensi che quello che hai letto sia magia, stregoneria, buffonate da venditore di fumo ti sbagli di grosso. Questi sono meccanismi che avvengono di continuo, la differenza sta nel saper estrappolare energia a proprio favore e non contro.
Ti dico questo perché l’inconscio si nutre di emozioni, e il compito di un Coach Analogista è quello di nutrire in modo corretto la mente razionale e quella inconscia tramite il famoso negoziato. (Una figata pazzesca).
Finito tutto, quindi attenuto il risultato prefissato, Mirko si sentiva tranquillo ma nello stesso tempo carico, quindi centrato, e quindi soddisfatto pure io, anche perché non mollo mai la presa quando durante una sessione non raggiungo quello che voglio.
Usciamo dall’hotel, un buon caffè e via in palestra.
Visto che avevamo già lavorato decidiamo insieme di attendere lo sparring lasciandolo libero di scaldarsi senza le mie (rotture di scatole mentali).
Un bel riscaldamento e iniziano i giochi.
Valentino con Rigoldi. Riprese molto intense, senza pause quindi ritmo continuo, scambi importanti da parte di entrambi dall’inizio alla fine. (niente diretta face stavolta).
Poi sparring con Boschiero. Idem!
Il livello è molto alto, e gli animi si scaldano. I pugili si confrontano e ognuno mette in atto le proprie abilità pugilistiche dando uno spettacolo incredibile.
Alla fine del lavoro, alcuni ragazzi avevano fatto la richiesta di fare una ripresa con Valentino, e cosi è stato. Potete trovare la diretta qui: VIDEO DIRETTA FACEBOOK.
Finito l’allenamento mi è venuta la brillante di fare una diretta sullo SPARRING MENTALE.
La parola mi è uscita d’istinto, non l’avevo mai detta prima d’ora; sono andato in Flow e ho parlato della differenza logica, inconscio e quanto sia essenziale avere una mente allenata come il corpo per evitare brutti scherzi.
Di sicuro avrai sentito la classica frase “Mesi di allenamento buttati nel cesso”.
Guarda le diretta per saperne di più: LO SPARRING MENTALE – VIDEO
Direi che anche per oggi è tutto, a domani! 🙂
QUARTO GIORNO -GIOVEDI 12
Oggi giornata dedicata solo allo sparring condizionato con Luca, quindi nessun allenamento mentale per Mirko.
Riprese intense con ritmo alto e costante sotto la guida specifica del maestro Gino per preparare Luca al match lavorando in scioltezza.
Luca è stanco e provato dalla preparazione, ma riesce a mantenere ugualmente il ritmo alto per tutte le riprese.
Nei minuti di recupero Gino gli faceva fare un lavoro al busto a entrambi per migliorare gli ultimi dettagli tecnici.
Potete vedere la diretta nel gruppo Facebook nel link qui sotto:
Diretta sparring Valentino/Rigoldi
Alla fine dello sparring iniziano le ripetute al sacco che ovviamente non ho filmato. 🙂
Mentre i pugili erano al sacco, sono saliti sul ring due ragazzini di 14 anni a fare sparring.
Ragazzi giovani, grintosi, svegli e pronti a imparare la boxe.
Per vedere la diretta clicca qui: Diretta Sparring ragazzi.
Possiamo dire che da Lunedì l’allenamento grosso è stato fatto, quindi oggi è stato fatto il classico lavoro di rifiniture.
QUINTO GIORNO -VENERDI 13
Ultimo giorno, siamo alla fine.
Mirko si organizza con Luca per fare l’ultimo allenamento di corsa al mattino presto, e io arrivo in palestra alle 10 per fare un lavoro specifico con Mirko sul Flow, che è la mia specialità e uno dei motivi che i pugili si affidano a me come coach.
Ci prepariamo con guantoni e focus ed entriamo nel ring.
Lo scopo di questo allenamento è eliminare le contrazioni muscolari, respirare sempre in modo corretto e mantenere la concentrazione mantenendo quasi sempre le stesse combinazioni.
Questo lavoro è stressante mentalmente perché si basa sulla piena sincronicità e fluidità dei colpi.
A livello fisico non è stancante perché non si basa sulla forza, ma sulla potenza interiore usando l’energia del corpo in pieno equilibrio tra corpo e mente.
Se uno di questi elementi si scollega per un attimo, il corpo perde efficacia e diventa solo un (colpo fisico), cioè basato esclusivamente sulla forza fisica.
Se notate nel video sentirete spesso la frase “no è fisico”, esclamando SI quando andava bene, e NO quando era errato. Forse potete essere scettici e fate bene, ma avete notato che nei vari video di sparring non si sente mai un respiro di Mirko?
Si sente Devis e Luca e basta, eppure Mirko ha sostenuto ugualmente le riprese.
Con ciò non significa che combatteva in apnea, ma respirava usando il Metodo Flow nel modo corretto, che è il sistema di respiro che ti permette di aumentare la resistenza e lucidità mentale eliminando gli sprechi di energia.
Qui sotto potete vedere un video sul Flow per allenare la concentrazione.
Hai visto il video? Non cosa stai pensando in questo momento, ma se sei arrivato fino alla fine avrai sentito la testimonianza di Mirko sul lavoro che facciamo insieme.
Io non gli insegno la boxe, non mi interessa, non è compito mio, non sono un maestro, e non voglio nemmeno diventarlo.
Il mio ruolo è aiutare gli ateti a esprimere il meglio di se stessi fisicamente e mentalmente, e questo con Mirko questo accade da quasi un anno e mezzo.
Alla fine dell’allenamento abbiamo fatto dei video tutorial sulla comunicazione analogica tra Allievo/maestro da applicare nel minuto del riposo all’angolo che saranno pubblici fra alcune settimane.
Stiamo parlando di Tecniche per stimolare, motivare e potenziare l’inconscio nel modo corretto per ottenere il massimo dal proprio allievo.
Fine dei video, fine dei giochi, tutti a casa. Stanchi ma soddisfatti.
Accompagno Mirko in stazione, ci salutiamo, un abbraccio e via.
Che dire, sono stati 5 giorni intensi per tutti.
Il livello è alto, e tutti ci siamo impegnati per dare il massimo senza rispamiarci per crescere e trarre il meglio da questi cinque giorni.
Emanuele Zanella – Mental Coach Analogista