Liberati dai blocchi che ti impediscono di combattere da campione come in palestra. 

Perché in palestra agisci da vincente  e sul ring da perdente? 

Perché nessuno ti ha mai insegnato ad allenare la mente tanto quanto i muscoli, e rimanere lucido e centrato come quando ti alleni.

Uno dei pregiudizi nel mondo dello sport da combattimento è quello secondo il quale i veri campioni non hanno bisogno di trattare la loro parte emotiva.

Un errore madornale!

La trasformazione in campione avviene solo se lo sviluppo sportivo va di pari passo con la crescita personale.

Cus D’amato faceva sedere Tyson e lo metteva sotto ipnosi, facendogli ripetere una specifica frase ad oltranza:

“Sei il combattente più forte che l’universo abbia mai creato!”

La preparazione di Tyson non prevedeva diete da fame o ritiri spirituali di mesi…

Ma SOLO una preparazione mentale sana e precisa.

Sicuramente avrà avuto fortuna a trovare un maestro come D’amato…

mettici il talento, il DNA, tutto quel che vuoi.

La differenza che ha fatto di quegli atleti dei campioni mondiali è aver messo in pratica questi strumenti che tutti abbiamo.

Alcuni pensano ancora alle frasi del medioevo “sangue, sudore e lacrime”, come se il corpo fosse staccato dalla mente.

Vuoi capirlo che corpo e mente sono collegati si o no?

Infatti in palestra combatti da campione, e sul ring da ……. principiante.

Se ti succede questo, la soluzione non è allenarti il doppio perché aumenti la tensione e l’aspettativa, ma risolvere il problema dov’ è realmente.

Impara le tecniche più avanzate di coaching per salire sul ring con la mente lucida e reattiva come in palestra, surclassando mentalmente il tuo avversario.

“Ricordo ancora quella sera in spogliatoio mentre il mio maestro mi faceva i bendaggi, vedendomi poco convinto, prese in mano il telefono, chiamò Emanuele, e mi diede il telefono in mano.

Non sapevo cosa dire, ma lui ha iniziato a farmi fare degli esercizi mentali che mi hanno messo in uno stato positivo e tranquillo senza capire quello che aveva fatto, era come se la nebbia fosse sparita.

Sono salito sul ring, e mi sentivo un predatore e ho iniziato a vincere!”

Marian Bellettini, tre volte campione italiano di K1.

Quante volte ti è capitato di provare le stesse sensazioni di Marian nello spogliatoio?

Quante volte ti sei allenato come un dannato ma salendo sul ring ti sei dimenticato tutto?

Giorni e giorni di preparazione svaniti in un attimo!

So bene cosa si prova, ci sono passato anche io.

  • I colpi non partono,
  • la mente annebbiata,
  • le gambe doloranti…
  • non senti una parola dall’angolo…

E ancora…

“Nonostante una lunga carriera ho sempre sentito che mi mancava qualcosa, quando salivo sul ring l’ansia mi bloccava, non mi sono mai tirato indietro ma non sono mai riuscito a combattere come volevo e nonostante le molte vittorie non sono mai stato pienamente soddisfatto.”

Marco Manara MMA

Indipendentemente dal fatto di vincere o perdere devi fare i conti con te stesso, con la tua parte emotiva.

La tensione emotiva inizia già nello spogliatoio.

Sei già in apnea.

E se parti con l’affanno, immagina sul ring quanta fatica farai.

Si da per scontato il respiro perché è una cosa naturale, fa parte di noi.

Ma quando si è sotto sforzo la respirazione non è più naturale.

Non ci si accorge di andare in apnea.

Se ti riprendessi con un video te ne accorgeresti.

Lascia fare le cose tecniche, non guardare dove hai sbagliato il jab o il destro-sinistro.

Sono sicuro che nel video gonfi le guance come un pesce palla.

Sono sicuro che lo sguardo è a terra.

Che all’angolo il maestro ti parla ma tu non ci sei perché non senti una parola.

Magari alla prima/seconda ripresa si…

Ma le altre?

Come ci arrivi a fine match?

Aspetti disperatamente la campanella perché non vedi l’ora che finisca sta tortura?

L’avversario più temibile non è quello davanti a te, ma te stesso!

Se l’avversario ti apre il sopracciglio ti danno il ghiaccio e la vaselina,

qualche giorno e guarisce.

Ma per il fiato come fai?

Non c’è la pomata da respirare che ti apre le narici e tutta l’aria del palazzetto ti entra nei polmoni.

Il maestro può sventolare l’asciugamano tutte le volte che vuole.

Ma se non hai i polmoni pronti, gli verrà solo male al polso a furia di sventolare!

Non puoi respirare e recuperare solo all’angolo.

È come se tu facessi un viaggio in macchina con il freno a mano tirato e lo togli solo quando sei in area di sosta.

Il motore si fonde!

I colpi che dai, sicuramente sono bei colpi.

Qualcuno forte qualcuno meno.

Un sali e scendi.

Pensa un attimo a quando sei in palestra.

Colpi fluidi, fiato da vendere.

Ti senti leggero e potresti andare avanti per ore.

Ma allora qual è l’ingranaggio che si inceppa appena sali le scalette del ring?

Un po’ come a scuola.

Ore e ore sui libri e poi alle interrogazioni era scena muta.

Dai la colpa all’allenamento ma non è così!

Ti hanno insegnato che se devi gareggiare per 3 riprese ti dovrai allenare il doppio.

Salta la corda più veloce, corri come Forrest Gump, stringi i denti… Vedrai che spaccherai tutto!

Purtroppo però non hai la certezza matematica.

La regola è:

Se in palestra ho fiato da vendere e in gara la metà, per forza di cose se duplico tutto ci riesco.

Cazzate!

Una preparazione buttata al vento senza capire il vero problema!

Il segreto è conoscerli per sfruttarli a proprio favore.

Durante l’allenamento usi la parte inconscia perché sei tranquillo e rilassato.

In gara esce solo la parte razionale.

Pensi e ripensi a cosa fare, a come farlo.

E lì ti blocchi, è matematico.

Lo sai già in partenza che sarà così e allora vai a risparmio.

Non dai il massimo.

Come se in autostrada tu inserissi la seconda invece che la quinta, per risparmiare benzina.

Capisci che non ha senso logico questo vero?

Vale lo stesso per la gara.

E più ti alleni e più rinforzi questa associazione.

Più ti alleni e più il tuo corpo inserirà la seconda anziché la quinta.

Siamo programmati per non sprecare energie.

Il problema è che non mettiamo in funzione energie preziose.

Se capisci che puoi allenarti di meno e usare la mente, la prestazione aumenta.

Io ci avrei messo la firma se qualcuno mi avesse insegnato ad usare la parte emotiva a mio vantaggio anziché per auto distruggermi!

Saper usare la tua parte inconscia anche in gara e non solo in allenamento, ti darà una marcia in più.

Sarai pienamente certo di quello che sai fare perché non pensi più ed agisci di istinto.

Il colpo del KO viene di istinto, per caso.

Non te ne rendi nemmeno conto.

Lo ha tirato l’inconscio al posto tuo.

Se tiri mille colpi e non ne segni uno, perdi solo tempo!

Ma se ne tiri 4, tutti a segno, ti sentirai invincibile.

Colpi pieni e precisi.

Scaricherai tutta la potenza sull’avversario.

Adrenalina pura al tuo servizio!

Una gestione perfetta delle energie, dei colpi, del respiro.

Grazie al Metodo Flow sarai in grado di gestire ogni mossa, con l’istinto.

Una passeggiata di salute come quando sei in palestra.

I vantaggi del Metodo Flow nel combattimento

  • Braccia e gambe più leggere.
  •  Colpi più fluidi e potenti.
  •  Aumento della resistenza.
  •  Riduzione della produzione dell’acido lattico.
  •  Lucidità mentale e precisione
  •  Assorbire meglio i colpi dell’avversario.

Questi risultati li hanno ottenuti tutti gli atleti che ho seguito:

dai professionisti campioni, dilettanti, amatori di 50 anni fino ai ragazzini di 10.

Chiunque ha superato la paura di non avere fiato fino alla fine, godendosi il combattimento.

Senza più cali di energia.

Risolvi il problema per sempre!

Il sistema di respirazione performante che ti permette di esprimere al meglio il tuo potenziale nel combattimento!

Controllo completo del tuo corpo e della tua mente mentre combatti.

Vedere i colpi del tuo avversario, sentire quello che ti dice il maestro dall’angolo e riuscire a metterlo in atto.

Avere fiato fino alla fine anche mentre il tuo avversario cerca aria da ogni parte per recuperare.

Guarda il video qui sotto e nota bene le differenze di impatto nei calci.

Come test abbiamo fatto gli stessi colpi usando il Flow e la respirazione normale.

Gli effetti sono visibili a occhio.

Interessante vero?

L’ho provato su oltre 1000 atleti personalmente, e tra questi tantissimi campioni e maestri esperti.

Questo perché il metodo Flow è basato sulla meccanica umana e segue dei principi precisi. No teorie.

Non a caso nei vari training faccio test di ogni tipo per smantellare ogni dubbio.

Non sono qui per convincerti o persuaderti, dovrai solo mettere in pratica le tecniche di questo protocollo.

Il resto sarà pura goduria.

Adesso che hai compreso l’effetto della meccanica respiratoria, voglio dirti di più.

La trasformazione reale la percepisci personalmente anche dopo pochi secondi che applichi la tecnica corretta.

Basterà comprenderla e dare il tempo al cervello di adattarsi a questo nuovo sistema respiratorio mentre combatti.

Fin dal primo allenamento sentirai una sensazione minore della fatica, colpi più fluidi, più precisi e potenti.

 

Training Flow Firenze

 

Training Flow Cuneo

Parliamo di scienza.

All’interno della colonna vertebrale si trova il midollo spinale che è anche conduttore di informazioni dal cervello al corpo.

Una respirazione errata blocca questo flusso di trasmissioni tra mente-corpo.

In più il corpo è formato da Tre Elementi Principali:

Testa – Cuore – Pancia

La pancia è detta anche il secondo cervello.

Nella pancia risiedono le viscere in cui vive l’istinto.

O meglio l’Istinto di sopravvivenza.

Forza ed energia allo stato puro che tutti abbiamo!

Respirando in modo specifico è possibile creare un collegamento tra questi elementi creando un “flusso” interno sincronizzato ai movimenti del combattimento.

Aumentando di conseguenza la potenza dei colpi e la resistenza fisica!

Grazie a questo lavoro di condizionamento psicofisico forzato è possibile aumentare la resistenza.

Più potenza e concentrazione nel combattimento.

Come sono riuscito a codificare un metodo scientifico utile per aumentare le prestazioni fisiche solo dopo un’ora di allenamento.

Pensa che quando facevo pugilato agonistico alla “Boxe piovese” mi allenavo duramente 6 giorni su 7.

In palestra avevo un fiato da vendere, ma poi ugualmente rimanevo senza fiato.

Per allenarmi al meglio correvo ore assieme ai calciatori, ma poi ugualmente in gara ero spompato.

Un corpo super allenato che rimaneva spompato dopo poco al punto di buttare mesi di preparazione.

Non capivo dove sbagliavo. Non aveva senso logico!

Non so se capisci cosa provavo: sconforto, rabbia e una gran voglia di abbandonare tutto.

Matematicamente era impossibile, quindi davo la colpa a me stesso.

Alcuni mi dicevano che dovevo allenarmi di più.

Più di così?

Nello sport vive molto la famosa frase:

“In allenamento tutti campioni, e in gara diventano …. principiante”

Alla fine ho smesso la mia attività agonista, ma l’ossessione di capire perché accadeva questo mi ha portato a studiare e fare ricerche estenuanti.

Dopo 15 anni di studi ho capito quali erano stati i miei errori, come superarli e soprattutto come evitarli.

Ho dovuto analizzare ogni singolo movimento esterno e interno del corpo per comprenderlo.

Ho studiato i processi mentali, fisiologici e il linguaggio del corpo per comprenderne il nesso, usando la palestra come laboratorio.

Alla fine ho ideato delle metodologie strategiche, specifiche per aumentare le prestazioni entrando nel famoso stato di Flow che collega profondamente mente e corpo.

Questi strumenti ultra-performanti mi hanno portato ad allenare oltre 1000 atleti, tra questi diversi campioni.

Ho avuto la possibilità di volare in Irlanda e insegnare i concetti del Metodo Flow nella palestra dove si allena Conor McGregor.

Lascio la parola ai maestri.

Qui sotto trovi solo alcune testimonianze, ma se hai una giornata intera trovi tutti i video dei maestri e atleti su youtube.

 

 

 

 

Arrivati a questo punto, ti chiedo di farti alcune domande importanti:

 

Quanti soldi hai speso fino adesso senza ottenere i risultati sperati?

Quante volte hai provato rabbia perché non avevi fiato per finire il match?

Quanto ti è costato commettere certi errori a causa di una respirazione errata?

Non solo in termini economici, ma anche di emozioni, fatica e opportunità.

Rifletti bene a quante volte non hai ottenuto i risultati sperati perché non hai capito qual è il problema che ti impedisce di vincere.

Adesso conosci la soluzione, devi solo scegliere se farla tua!

Specializzato in sviluppo dello stato di Flow, mentalità vincente e Respirazione strategica.
Ha aiutato centinaia di atleti a emergere applicando strategie psicofisiche analogiche sfruttando l’energie inconscia.

Formatore da 15 anni ha lavorato con tantissimi atleti campioni come Cristian Faustino, Domenico Valentino,  Elena Cardoni, Claudio Conti, Marian Bellettini, Nicola Severi, Georgian Cimpeanu ecc.

Ho insegnato il Metodo Flow nella palestra in Irlanda dove si allena il campione indiscusso Conor McGregor.

Anticonformista e trasgressivo ha codificato in modo strategico le regole dei codici istintuali e la filosofia analogica coniugata alla psicologia da combattimento per superare al meglio le sfide più difficili nello sport, nel lavoro e nella vita privata.

Odia le teorie, ma ama la pratica, la semplicità e le sfide difficili.