La respirazione nel calcio è importante, ma se vuoi correre per tutta la partita, devi saper correre, ma anche respirare.
Gioco di parole simpatico ma concreto.
Ma per avere fiato in partita, devi anche saper respirare nel modo corretto mentre corri.
Devi saper gestire lo stress in partita ed eliminare tutti gli sprechi di energie inutili.
Questa competenza non la impari correndo tutti i giorni e basta, ma cambiando strategia.
Perché?
Il corpo umano è una macchina perfetta, ed è formato da corpo e mente.
Se questi due elementi sono in connessione tra loro, l’atleta entra in campo e gioca con il fuoco negli occhi, gambe leggere e veloci.
Al contrario invece, se emozioni e pensieri non sono potenzianti, gioca come un cerbiatto smarrito nel bosco, non vede la palla e gioca senza carattere.
Cosa fare in questo caso?
Signore e signori, è qui che intervengo io.
Devi sapere che l’elemento che unisce mente e corpo é la respirazione!
Avere un corpo perfetto ma la mente è scollegata, è come pretendere di elaborare il motore di un’auto e lasciare la centralina difettosa.
Non è un grande investimento vero?
Saper respirare nel modo corretto mentre corri e giochi la partita, ti fa ossigenare il sangue in modo tale da avere mente lucida e gambe scattanti per tutta la partita.
E tu quanto tempo hai dedicato alla respirazione mentre corri?
Parliamo di resistenza nel calcio
Ti sei mai chiesto perché un calciatore in allenamento corre e gioca come un campione, e in partita gli manca il fiato e gioca come un principiante?
A inizio partita tutti hanno fiato, ma pochi arrivano alla fine correndo con tenacia e grinta.
La differenza la fa chi sa gestire le proprie energie fisiche e mentali al meglio durante la partita, e non chi è super allenato.
Ma perché accade questo dilemma?
Perché lo stress e l’ansia diminuiscono le prestazioni, influenzando immediatamente sulla respirazione.
Devi sapere che ogni respiro è collegato ad una emozione, quindi se sei teso per la gara, o preoccupato perché devi vincere a tutti i costi, se non sai come processa corpo e mente, il respiro ne viene influenzato immediatamente, diminuendone le prestazioni da subito.
Come?
respiro affannoso →cervello poco ossigenato →sangue più acido → gambe più pesanti.😅
Non è una molto bello come scenario.
Comprendi perché in allenamento si ha fiato da vendere, e in partita meno?
Perché si respira in modo affannoso senza saperlo, creando degli sprechi di energia incredibili.
Quando sei sotto tensione, ti manca l’aria e fai fatica a respirare anche senza correre.
Questo viene determinato dal cervello che riceve impulsi emotivi.
Se vuoi giocare come un campione, devi pensare da campione, e non da …………!
Come migliorare la gestione
dello stress in partita?
Sono nel mondo dello sport da quasi 30 anni, e ho dedicato 16 anni di studio e ricerca per comprendere gli aspetti sulle performance.
Quando mi sono approdato nel mondo del calcio, ho fatto un test con una squadra di calcio con prove e contro prove.
Sai che la prima volta non sai cosa succede.
Posso dire che il test è andato benissimo.
Essendo un test, abbiamo evitato tutta la parte del mental coaching, ma siamo andati dritti al fulcro della respirazione in action per vedere cosa succedeva.
Anche se i risultati erano evidenti, siamo stati buoni e zitti per scaramanzia.
Poi bellissima notizia cha ci ha lasciato tutti a bocca aperta con un risultato sorprendente.
La vittoria del campionato!
E vuoi sapere come?
Perché avevano aumentato la resistenza, le gambe correvano di più e diminuito i tempi di recupero, segnando sempre verso fine partita.
Mentre le altre squadre verso la fine della partita calavano il ritmo, i nostri atleti correvano con grinta fino alla fine facendo entrare la palla in rete.
Per questo tipo di prestazione serve anche un’ottima lucidità mentale, e questa la puoi gestire con la respirazione.
Immagina la mia faccia quando ho saputo questo…
Guarda il video qui sotto per vedere la video testimonianza del mister.
Soddisfazione a mille.
Quando gioco a calcio mi manca il fiato?
Ormai la preparazione atletica ha fatto passi da gigante, ma nonostante questa evoluzione si tende a sottovalutare l’impatto potentissimo che la respirazione ha a livello fisico e mentale.
Perché?
Basta considerare con il cervello pur essendo un organo molto piccolo che rappresenta circa il 5% del corpo, quando è sotto stress consuma dal 25% al 30% di ossigeno.
Questo vale a dire che un atleta allenato fisicamente e tecnicamente in modo perfetto che non sa gestire lo stress, consuma molte più energie del dovuto.
Si ritrova alla fine della partita senza energie, senza gambe, senza fiato, e senza carattere.😅
Questi errori possono compromettere in modo rilevante l’autostima e la percezione di un atleta, creando anche dei blocchi mentali in cui non riesce più a rendere in partita.
Come?
Gambe pesanti come macigni, mente stanca, pensieri limitanti, fatica a respirare.
Se vuoi vincere devi avere gambe che spingono, leggere e veloci, e una mente attenta e presente.
Ma per fare questo, devi saper ossigenare nel modo corretto, altrimenti il rischio di contaminare la preparazione è altissimo.
Non a caso la scienza studia qualsiasi mezzo per aumentare lo scambio di ossigeno;
ti sei chiesto il motivo?
Perché la respirazione ti aiuta a liberare le tossine metaboliche del corpo, quindi a ripulire il sangue e avere delle gambe più prestanti, e ovviamente una mente più concentrata.
Sangue pulito e ossigenato = gambe leggere e fiato scorrevole
Sangue acido e carico di tossine= gambe pesanti e fiato corto
Sembra semplice, ma non lo è affatto.
Quali sono gli aspetti negativi del calcio?
Gli atleti in allenamento sono dei campioni, hanno fiato da vendere e fanno azioni incredibili.
Questa dinamica attanaglia moltissimi atleti, portandoli a commettere dei gravi errori aumentando ansia da prestazione e stress.
Ecco le conseguenze:
- 1 Alimentare la paura di essere poco allenati
- 2 Allenarsi più del dovuto per paura di essere poco allenati
- 3 Demotivarsi perché in gara non rendono
- 4 Alimentare dei pensieri ossessivi di blocco e disistima difficili da gestire.
- 5 Andare in conflitto con l’allenatore.
Come noti è un processo mentale logorroico inconscio a volte invisibile alla parte razionale della mente, il quale non permette agli atleti di esprimersi completamente in partita come dovrebbero.
Questo crea confusione e fa commettere il classico errore di allenarsi di più, con più enfasi.
Se uno “ha paura di essere poco allenato”, tende ad allenarsi di più e rendere sempre meno perché l’insicurezza aumenta.
Si allena per l’obiettivo sbagliato.
Per essere dei vincenti bisogna riuscire ad esprimere le medesime qualità in gara come in allenamento, e questo lo si ottiene solo se si ha un assetto mentale solido e una buona gestione delle energie fisiche e mentali.
Ed qui che entro in gioco io con il potere della respirazione sotto sforzo.
Come respirare durante una partita di calcio?
Ogni sport ha le sue dinamiche, e quindi ogni tipo i respirazione.
Il calcio ha delle variazioni di ritmo continue:
scatti lunghi,
scatti corti,
recuperi da fermi,
tiri alla palla ecc,
Puoi ben capire che richiede diverse tipologie di respirazione per soddisfare il fabbisogno energetico delle diverse fasi di gioco.
Prima di tutto devi imparare a respirare con naso e bocca.
Smetti di respirare con la bocca come se dovessi inghiottire aria come un aspiratore.
Inspira con il naso, ed espira con bocca.
Evita di buttare fuori l’aria con la bocca aperta perché ti svuota troppo e ti da fastidio nella parte frontale della testa.
Butta fuori l’aria “soffiando” come se dovessi spegnere le candeline.
Nei miei training dal vivo e online insegno agli atleti a respirare nel modo corretto dando tutte le nozioni a riguardo.
Infatti non essendo facile scriverlo, ti lascio questo video per capirne qualcosa in più.
Come puoi notare c’è molto da sapere sulla respirazione nel calcio.
Per questo seguo gli atleti da vicino con programmi personalizzati per farli rendere al massimo mentalmente e fisicamente in campo.
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Faremo un programma specifico per te in modo da farti entrare in campo e avere il fuoco negli occhi pensando da campione, e respirando come un leone.
Emanuele Zanella,
ideatore del Metodo flow,
esperto nello sviluppo delle performance fisiche e mentali.