Il Mental Coach nello sport da combattimento è visto da alcuni come una sorta di santone inutile, un buffone che tenta di spronarti dicendoti frasi positive.
Stronzate!
Voglio farti capire alcuni processi mentali logici e inconsci per salire sul ring al meglio delle tue abilità.
Sono nello sport da quasi 30 anni, e da 15 faccio il Mental Coach, e in questi anni ho ideato dei metodi di Coaching innovativi, i quali mi hanno permesso di aiutare tantissimi atleti a vincere sul ring, quando prima erano dei campioni solo in palestra.
Dai, quante volte hai sentito la classica frase:
“In palestra spacca tutto, gli da testa ai più forti, e sul ring si blocca con una sola”.
Io tantissime, e sinceramente ero l’esempio lampante perché soffrivo di ansia da prestazione oltre ogni limite, quindi so bene cosa si prova.
Puoi avere il miglior tecnico che ti segue, ma se non ci sei con la testa, non senti una parola di quello che ti dice perché si blocca il cervello.
Alcuni pensano che farsi aiutare da un professionista sia un segno di debolezza.
Quante cazzate ci sono ancora nel 2021!
Questo schema di pensiero refrattario causa molti danni perché mette in difficoltà chi la pensa diversamente, condizionando in modo deleterio chi vuole fare qualcosa per migliorarsi tentando di farlo sentire quasi in colpa o sbagliato.
Possiamo comprendere bene che questa mentalità può divenire inconsapevolmente un vero e proprio indottrinamento limitante.
Questo mantiene imprigionato le persone nei loro schemi di pensiero rigidi perché gli viene escluso la facoltà evolversi, di trovare soluzioni a piccoli problemi che nel tempo rischiano di diventare problemi importanti.
L’errore di fondo è la considerazione di base che molti hanno sulla preparazione mentale ed emotiva perché viene definita come inutile e una perdita di tempo e soldi.
Una volta non esistevano certe figure come il nutrizionista, massaggiatore, preparatore atletico, e soprattutto il Mental Coach, ma faceva tutto il maestro e tutto andava bene.
Cus D’Amato era un Coach straordinario; sosteneva che la boxe fosse fatta solo di manipolazione, guerra psicologica.
Per lui il 90% della boxe era psicologico non fisico.
Il principio di Pareto afferma che la percentuale delle prestazioni è pari a 80/20, cioè 80 testa e 20 tecnica.
Gli studiosi dalle ultime ricerche hanno portato questa percentuale a 90/10 smentendo il principio di Pareto stesso.
Cus era uno stratega per allenare Tyson mentalmente, e sapeva molto bene come funziona la mente a livello inconscio, ma…quando parli di processi mentali, spesso ho sentito la classica frase: ma vuoi venirlo insegnare a me che sono 30 anni che faccio mestiere?
Altre credenze popolari che stanno svanendo per fortuna sono:
- l’acqua fa peso,
- i carboidrati fanno ingrassare
- mangia poco che sei pesante
Tutti consigli dati a caso senza nessun dato specifico come veniva fatto qualche anno fa.
Ormai la maggioranza ha compreso che la dieta e il taglio del peso vanno seguiti da professionisti perché possono causare dei danni.
La perdita del peso come la dieta è una scienza,
non un’opinione.
Stesso principio vale nella preparazione atletica,.
Ormai la preparazione atletica ha fatto passi da gigante, ma ugualmente ancora adesso moltissime volte si ripete sempre lo stesso processo obsoleto.
In palestra si rende il 100%, e una volta in gara si rende 40/50% perché ci si blocca o altro.
Fiato da vendere in allenamento, e sul ring serve la bombola di ossigeno!
Eppure non esiste atleti poco allenati, anzi.
Sono tutti super allenati fisicamente e tecnicamente!
Infatti la preparazione atletica ha fatto passi da gigante, ma allora perché vediamo atleti super preparati salire sul ring e rendere la metà?
Basta fare riferimento che il respiro è la prima parte che viene influenzata dalle emozioni e il cervello consuma circa il 25% di ossigeno pur rappresentando circa il 5% del corpo umano.
Te lo dico io, perché non ci sono con la testa, e vanno in tilt completamente!
Entriamo nel mondo del Mental Coaching
a cazzo dritto!
Mental Coaching con i contro cazzi, non è dire le classiche frasi stupide tipo: (Duri a morire, sangue sudore e lacrime, boia chi molla ecc.).
Nemmeno le frasi motivanti tipo: “sei tu il campione, sei forte, puoi farcela”.
Mai usato frasi del genere, e non le userò mai perché fanno solo danni e basta!
Non puoi pretendere di dire frasi a caso pensando che un atleta abbia solo una mente razionale senza un inconscio che governa tutto!
Abbiamo una mente logica e una emotiva che processano in modo completamente differente, e per diventare dei vincenti, serve conoscere come agire in modo specifico.
Da Analogista, quindi specialista dell’inconscio, uso delle tecniche innovative per potenziare l’inconscio dei miei allievi in modo da farli salire sul ring con una mente forte come l’acciaio.
I risultati sono evidenti!
Il cervello associa le emozioni agli eventi, luoghi, suoni ecc, e se associa lo sport a frustrazione, rabbia e altro, le conseguenze possono diventare davvero devastanti se sbagli.
Si perde il sorriso, e quindi viene smorzata la parte creativa e un atleta non combatte più per volere, ma per dovere.
Il combattimento deve essere pura creatività, divertimento in cui l’atleta esprime al meglio le sue abilità, e non le proprie frustrazioni o paure.
L’atleta deve salire sul ring orgoglioso, determinato, concentrato, e sicuro di combattere come in palestra, se non addirittura meglio!
Un fighter quando sale sul ring deve:
- sentire ogni parola che dice il maestro,
- vedere i colpi dell’avversario
- riuscire a ragionare
- rimanere concentrato fino alla fine
- resistere allo sconforto quando va male
- riuscire a respirare
- rimanere lucido mentalmente
Tutti elementi che sa già fare in palestra, solo che nessuno gli insegna come portarli sul ring.
Motivo?
Perché non sanno allenare la mente inconscia nel modo corretto!
Se vuoi usare al meglio la tua mente,
devi rompere gli schemi!
Fare il mio lavoro vuol dire comprendere e conoscere l’atleta al punto di conoscerlo meglio di se stesso.
Dargli il supporto specifico nei momenti difficili fino a trasformare la paura di sbagliare e forza e determinazione in brevissimo tempo per combattere al meglio.
Stimolare la mente e l’energia inconscia in modo calibrato.
Quando collaboro con i team, do indicazioni al maestro sul comportamento corretto per ottenere il massimo dal suo allievo.
Con ciò non vuol dire insegnare la parte tecnica, ma solo come interagire nel modo corretto per stimolare la parte emotiva in modo potenziante.
I risultati sono incredibili!
Non a caso in questi anni ho fatto training nelle palestre di tutta Italia.
Ho seguito tantissimi atleti nelle situazioni strane ottenendo sempre risultati stupendi, portando a casa la cintura anche fuori Italia.
Tra questi, ho creato una stupenda collaborazione con il maestro Mario Zanotti di Bologna.
Ti invito a vedere questo video, in cui parla delle facoltà mentali e il lavoro svolto assieme al campione del mondo Cristian Faustino, di sicuro ti sarà utile!
Come hai potuto sentire, ho usato con Cristian Faustino delle tecniche di Coaching avanzate per lavorare sulla sua parte inconscia in modo strategico.
I risultati li ha elencati il suo maestro Mario nel video.
E tu cosa aspetti a mettere il turbo?
Credi alle vecchie credenze che serve correre ore o bere uova crude come Rocky?
Allena la tua mente al punto tale che il corpo faccia esattamente quello che vuoi quando combatti.
Focalizzati sul potere del Flow, cioè salire sul ring e combattere in totale stato di grazia.
Impara le regole della mentalità Vincente
applicata allo sport da combattimento
Per creare una mente d’acciaio, devi imparare i meccanismi della mente conscia e inconscia.
Solo cosi potrai usare al massimo il Tuo potenziale psicofisico quando sali sul ring e combattere al meglio delle Tue abilità.
Scopri i segreti della mente, impara a combattere usando la forza del Tuo inconscio a tuo favore, e non più contro.
Puoi imparare le stesse strategie che hanno aiutato molti atleti a salire sul ring surclassando mentalmente i loro avversari.
Trovi tutto nel master online sulla Mentalità Vincente qui sotto.
Emanuele Zanella- Mental Coach – Analogista
Esperto dello sviluppo dello stato di Flow, e ideatore del Metodo Flow, l’unico metodo scientifico che ti permette di aumentare le performance psicofisiche modificando la respirazione.