Tecniche e strategie mentali per gestire le tensioni emotive e trasformare lo stress in energia potenziante


Come gestire le tensioni pre-gara velocemente

La tensione nello spogliatoio di massacra, ti toglie le forze, e se non la sai gestire ti può limitare la performance anche del 50% a livello fisico e mentale.

Durante l’attesa ti manca il fiato, i muscoli diventano duri, le gambe rigide o molle, e a volte possono bastare pochi passi per sentirsi con il fiato corto.

Perché?

Semplice.

Il cervello consuma circa il 25% di ossigeno pur rappresentando il 5% del corpo umano.

Spesso per sciogliere le tensione pre-gara si tende ad usare degli schemi comunicativi come:

Se sei teso ti dicono di stare tranquillo.
Se ti agiti ti chiedono perché ti agiti.
Se sei spento ti chiedono come stai.

Queste sono frasi inutili se non controproducenti perché non seguono nessun percorso mentale preciso, ma sono parole a caso.

Altro esempio.

Se un atleta si sente teso e gli viene chiesto come sta, la sua risposta è: “Bene!”

Che sia vero o no non importa perché l’atleta in quei frangenti mente.

In questi casi per sciogliere la tensione serve capire come rompere quel corto circuito nel minor tempo possibile per portare un atleta in condizioni ottimali.

Le frasi motivanti alla Rocky Balboa tipo:
 “dai, tira, mena, spacca tutto, concentrati, stai tranquillo”, sono inutili.

Te lo ripeto ancora una volta, sono totalmente inutili!

Devi sapere che può bastare una frase sbagliata per togliere energia all’atleta e minare la prestazione in modo importante.

Comprendere i meccanismi e l’impatto delle parole sulla mente, è un passo essenziale per evitare di bloccarsi in gara.

 

Prosciugamento energetico!

Il pensiero della gara prosciuga energia psicofisica.

Ogni persona è unica, ma spesso un atleta inizia una settimana prima a pensare e ri-pensare alla gara, diventando più nervoso, più stanco, o deconcentrato.

Questa tensione attiva in modo disfunzionale il sistema simpatico o parasimpatico.

Cioè?

Il sistema SIMPATICO tende ad aumentare la tensione e agitazione.

Il sistema PARASIMATICO tende al rilassamento e riposo.

In entrambi in casi serve Equilibrio tra i due sistemi se si vuole avere una performance ottimale, altrimenti si rischia di:

essere troppo agitati e spegnersi quando si sale sul ring,
oppure troppo calmi e svegliarsi quando è troppo tardi.

Come puoi ben capire, sia in IPO che in IPER è un errore letale che deve essere bloccato!

Serve sempre il giusto equilibrio per salire sul ring in piena forma fisica e mentale e combattere al meglio con i tempi giusti.

Tecniche basiche per scogliere le tensioni prima della gara

Gestire le tensioni nello spogliatoio è essenziale per evitare di farsi prosciugare energeticamente.
Ecco alcune tecniche molto semplici ma efficaci.

1 Saltare la corda dai 5 ai 10 minuti o correre.
Serve a muovere il corpo e a scaricare le tensioni in eccesso.
Un corpo fermo accumula tensione, invece fare movimento scarica.
Correre con un ritmo medio alto aiuta a rompere il fiato e alzare il battito cardiaco per rompere il fiato.

 

2 Respirazione polmonare
Respirare può sembrare l’atto più semplice in assoluto, ma pochi ne conoscono i benefici.
Mettiti seduto con schiena dritta e fai dei respiri lungi e profondi per almeno 5 minuti portando l’attenzione solo sul respiro.
Inspira con il naso ed espira con la bocca.

 

3 Respirazione diaframmatica
Le tensioni tendono a bloccare il diaframma.
Mettiti seduto con la schiena dritta; mano sul plesso e respira profondamente senza muovere la pancia.
Se bloccato dare dei colpetti con la mano per scioglierlo.

Come la mente limita le tue prestazioni

Uno dei concetti principali che pochi prendono in considerazione nell’allenamento mentale è che pensano di agire seguendo la parte logica e basta, ritrovandosi ad allenarsi sempre più per rendere sempre meno.

Allenare la mente significa stimolare e rinforzare sia la parte logica che quella inconscia.

Chi non segue questo, rischia il fallimento più totale perché sarebbe come allenare solo il braccio destro, e lasciare stare il sinistro.

Puoi ben capire la follia di tale teoria…

La regola base dovrebbe essere:
Più mi alleno, più rendo in gara.

In 30 anni che sono nel mondo dello sport agonistico e 16 come Coach, e seguito più di 1000 atleti personalmente, ho visto spesso seguire questa regola molte volte, ma avere un risultato totalmente differente.

Ho visto atleti allenarsi in modo perfetto e costante, e ritrovarsi bloccati in gara, oppure rendere la metà.

Quando avviene questo il prezzo da pagare è molto alto perché si rischia il rifiuto dello sport, oltre che un indebolimento mentale!

Il corpo è come il motore, e la testa come la centralina.

Avere un motore potente con la centralina spenta, il motore non parte.

Lo stesso principio vale nella persona.

Avere un corpo allenato perfettamente, ma la testa altrove, vuol dire buttare mesi di allenamento e ritrovarsi nello sconforto più totale.

Quando seguo gli atleti, faccio delle valutazioni specifiche per portare l’atleta in condizione di arrivare al momento della gara in perfetto equilibrio interiore, e questa va valutato atleta per atleta.

Non esistono schede uguali per tutti, solo un pazzo può arrivare a tanto.

Esistono solo schemi personalizzati in base alla persona e alla propria situazione emotiva attuale.

Solo seguendo questo principio è possibile avere una percentuale altissima della prestazione.

Non a caso Cus D’amato sapeva come stimolare la parte inconscia di Tyson in modo eccellente.

 

Obiettivi VS Intenzioni

Nel mondo del coaching e della formazione si parla da sempre degli obiettivi come se fosse l’arma letale per vincere.

Poveri mi fanno tanta tenerezza…

Se fosse cosi facile lo farebbe chiunque!

Per essere performanti oltre all’obiettivo bisogna considerare anche l’intenzione, perché:

L’obiettivo è razionale, e l’intenzione è sentimentale, è pura energia.

Mi spiego meglio!

Se chiedessi qual è il tuo obiettivo quando devi gareggiare, di sicuro risponderesti: Vincere!

Ma dai…veramente?

Come se il tuo avversario avesse come obiettivo perdere?

Capisci che siamo alla follia?

Quindi se ti chiedessi qual è la tua intenzione cosa risponderesti?

Tik – Tak  – Tik – Tak

Se hai come obiettivo vincere, e la tua intenzione è fare del tuo meglio o altro, non sei coerente perché non combaciano.

La mente va da una parte, e le emozioni da un’altra.

Puoi ben comprendere lo spreco di energia.

Se vuoi essere performante al massimo, devi avere obiettivo e intenzione nella stessa direzione, e solo cosi la tua energia verrà canalizzata nella stessa direzione entrando nel flusso.

Il potere delle parole nello sport per aumentare le prestazioni

Trovare le parole giuste per motivare un atleta è un’arte, ma anche una competenza che può essere appresa.

Le parole hanno un impatto molto potente su di noi e negli altri, ed è importante non sottovalutare mai questo aspetto perché il rischio è alto.

Quante volte abbiamo sentito dire:

svegliati;
stai facendo schifo;
non mi ascolti;
tira fuori gli attributi;

… e l’atleta non fa nulla di quello che gli viene detto.

Come se non sentisse più nulla!

Tante parole, urla, ecc, ma il risultato scadente!

Ancora adesso molti credono che per aiutare una persona nei momenti difficili serva dirgli parole positive e rassicuranti.

Balle!

Per stimolare energia propulsiva per vincere, serve stimolare non solo la parte razionale, ma anche quella emotiva, che è quella che determina la riuscita della prestazione.

Parole come:

Sei tu il campione
sei forte
sei preparato
stai tranquillo
sei una roccia

Parole come queste possono dare energia come toglierla in pochi secondi, dipende dalla tipologia della persona.

 

Come parli a te stesso? 

Dentro la nostra testa c’è sempre quella vocina che parla continuamente, e questa può produrre effetti devastanti se viene lasciata libera senza guida.

Di sicuro conosci queste frasi:

NON posso perdere
NON voglio fare brutta figura
NON posso sbagliare

Queste frasi inducono a sbagliare perché il cervello non considera la negazione.

La particella linguistica NON la mente non la vede.

Se ti chiedessi di NON pensare al tuo primo bacio, e di NON pensare adesso al gusto delle sue labbra sulle tue in automatico il tuo cervello deve immaginare, e poi rinnegare.

E cosa succede in questi casi?

Che le frasi che dici, diventano un comando diretto di perdere come:

NON     posso perdere
NON    voglio fare brutta figura
NON    posso sbagliare

Capisci che stai dando un comando diretto alla tua mente di sbagliare?

Il modo corretto per esporre le frasi è farlo in positivo:

Io voglio vincere!
Io voglio fare bella figura!
Io voglio fare bene!

Oppure

Io posso vincere!
Io posso fare bella figura!
Io posso fare bene!

Puoi notare la differenza e l’impatto energetico che ha nella tua mente e nel tuo corpo dire queste frasi a voce alta.

Prova a ripeterle a voce alta, e nota il cambiamento che avviene a livello energetico.

Qui abbiamo Elena Cardoni e Marco Lanzilao quando ha vinto il titolo italiano di K1 dopo un lavoro insieme con loro.

Entrambi sapevano esattamente quali parole e comportamento usare per ottenere il risultato ottimale, e cosi è stato.

Il potere della respirazione

Ecco il dilemma di moltissimi atleti.

In palestra fiato da vendere, in gara spompato dai primi minuti.

In palestra colpi veloci e precisi, in gara colpi lenti e a vuoto.

Perché?

Perché il respiro è la prima parte che viene intaccata in modo automatico.

Quindi che succede?

Inizi a spingere di più fisicamente, rendendo meno, sprecando molte energie inutilmente.

C’è poco da dire.

Se respiri nel modo sbagliato, la tua prestazione viene minata.

Respirando nel modo corretto, non solo puoi aumentare la resistenza, ma anche la velocità dei colpi eliminando tutti gli sprechi di energia.

Si hai letto bene.

Uno degli errori che molti commettono è dare la colpa al “poco allenamento”, entrando nel circolo vizioso:

“Ho paura di essere poco allenato, e mi alleno di più”.

Sbagliatissimo!

Questo è uno dei killer dello sport, e chi ci cade dentro è fottuto perché cambia completamente il focus.

Non si allena più per migliorare, ma per evitare di rimanere senza fiato o fare brutta figura.

Puoi ben capire che la differenza è abissale perché uno lavora per migliorarsi, l’altro per evitare di fare schifo.

Metodo Flow nel combattimento

Impara le tecniche che hanno permesso ai miei atleti di diventare campioni italiani, europei e mondiali.

Se ti dicessi che grazie al potere della respirazione puoi aumentare la resistenza fisica e lucidità mentale nel combattimento senza doverti allenare di più del dovuto, cosa diresti?

Che forse sto esagerando…

La verità è che è possibile, e lascia che te lo dimostri.

Il Metodo Flow è il condensato di 16 anni di studio e ricerca testato su più di 1000 atleti nello sport da combattimento, tra questi molti diventati campioni.

La respirazione Flow è il mezzo che collega corpo e mente durante un’azione, e ti permette di avere dei movimenti molto più fluidi con minimo sforzo perché crei la giusta connessione interiore.

Respirare male, significa scollegare la testa dal corpo, quindi fare molta più fatica del dovuto, dando poco ossigeno al cervello, al sangue e quindi ai muscoli.

Ti faccio una domanda:

Quando ti viene detto “Respira”, se non sai come fare, vai caso.

Se respiri con la bocca aperta per recuperare, intasi i polmoni, e quindi peggiori la situazione perché perdi fiato e forza.

La respirazione Flow invece è stata studiata apposta per creare questo collegamento tra mente e corpo per ottenere massima resa con minimo sforzo durante il combattimento.

I benefici sono:

 Braccia e gambe più leggere
 Colpi più fluidi e potenti
 Aumento della resistenza
 Riduzione della produzione dell’acido lattico.
 Lucidità mentale e precisione
 Assorbire meglio i colpi dell’avversario

Tutto solo modificando la respirazione!

Possibile?

Certo che si perché la respirazione Flow agisce immediatamente, e crea un flusso continuo nei movimenti.

Un atleta sotto tensione combatte in apnea,  respira a caso, sballando completamente l’equilibrio tra ossigeno e anidride carbonica.

In poche parole, ti ritrovi con il sangue acido, quindi aumenti la produzione di acido lattico, aumenta la stanchezza e la fatica a respirare aumenta.

Non caso è facile avere problemi di fiato già dalla prima ripresa, anche se fisicamente non ha alcun senso perché la preparazione è stata fatta per sostenere tutto il match.

Sono sicuro che adesso stai comprendendo che la preparazione ha un suo percorso, ma se non ci sei con la testa e respiri a caso, rischi di abbattere tutta la preparazione fatta perché non attivi la centralina.

Se vuoi saperne di più sul Metodo Flow nel combattimento clicca qui

Qui sotto trovi dei video sul Metodo Flow  per dimostrarti l’efficacia della respirazione.

 

Training svolto a Roma con il maestro Marco Lanzilao e i suoi allievi.

 

Qui sotto trovi un video sul Point svolto a Palermo con Alessio Quattrocchi e Vito Marino

 

Qui sotto trovi alcune testimonianze dei maestri del settore che hanno svolto degli allenamenti sul Metodo Flow.


PROMO VALIDA PER I PARTECIPANTI AL SEMINARIO.
Valida fino a Lunedi 19 

 

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