La storia del Metodo Flow:
Come nasce e come si sviluppa nel tempo
Quando ero bambino giocavo a fare Bruce Lee o l’eroe di cartoni animati.
Mi ricordo ancora quando mi mettevo sul letto con un pigiama bianco simile al kimono a tirare calci al vento.
Alle elementari erano sempre botte da orbi.
Le scuole medie in collegio, e li peggio che peggio.
Poi a 18 anni ho iniziato a praticare sport da combattimento.
… era tardi lo so…
Volevo diventare un campione, ma… niente.
Mi allenavo tutte le sere impegnandomi al massimo con una determinazione assurda, come se dovessi allenarmi per il titolo mondiale.
Volevo dimostrare al mondo e me stesso che ero forte, il problema era che qualcosa andava sempre storto nei momenti clou.
In allenamento ero bravissimo, ma la mia troppa voglia di far vedere agli altri quanto valevo, mi bloccava con facendomi fare delle figuracce assurde.
Immagina la vergogna e la rabbia.
Mi ritrovavo una persona completamente differente da quello che ero.
Da forte e coraggioso come un leone in palestra, a debole e pauroso come un gattino sul ring.
Una volta finita la mia attività agonistica per vari motivi, non mi andava giù il fatto di non essere riuscito a far vedere le mie capacità a tutti.
Avevo una bestia dentro feroce di rabbia che mi logorava giorno e notte.
Allora ho iniziato a studiare per puro caso, trovando pian piano risposte sempre più concrete.
Ricordo ancora il primo corso di formazione, i primi libri ecc.
La mia fortuna era che assistendo il mio maestro tutte le sere in palestra, avevo la possibilità di testare tutto quello che studiavo in tempo reale con i ragazzi.
Assisterli in palestra e negli spogliatoi è stata la mia salvezza perché ho avuto la possibilità di confutare quello che studiavo, trovando risposte semplici a problemi complessi con i ragazzi solo facendo delle piccole modifiche.
Ormai ci avevo preso gusto!
Era tutto un test continuo con tutti i ragazzi perché ottenevo sempre risultati maggiori e sorprendenti in tempi brevissimi.
Vedevo i ragazzi trovare il proprio equilibrio anche in pochi secondi, e riuscire ad eseguire i movimenti corretti nel giro di pochi secondi.
Immagina la mia gioia e soddisfazione.
Stavo trovando le risposte che cercavo da tempo.
Ormai era diventato una specie di laboratorio umano:
“Mettiti così, fai questa cosa, prova a fare così, respira in questo modo, togli quella smorfia”.
Era sorprendente constatare che con delle piccole modifiche riuscivano a fare le azioni con maggior fluidità (flusso) senza spiegare per ore nozioni teoriche.
Testando continuamente e studiando i processi della respirazione, ho iniziato a fare delle prove sui ragazzi e su me stesso.
Volevo capire come risolvere il problema del recupero che attanaglia molti atleti.
Ho studiato e provato tutto quello che studiavo proposto da altri formatori, ma non soddisfava le mie esigenze.
Continuando a fare modifiche di continuo, ho seguito un processo naturale in base ai risultati, notando che gli atleti miglioravano sempre più i tempi di recupero.
Alla fine, seguendo un lungo processo, sono riuscito a codificare il primo step del Metodo Flow, cioè il Recupero Rigenerativo.
Primo step del Metodo Flow:
Recupero rigenerativo
L’unico sistema di respirazione per recuperare in modo veloce basato sulla rigenerazione cellulare.
Ti rendi conto di cosa stiamo parlando?
Ero alle stelle perché vedevo i miei ragazzi recuperare in tempi record, sentendosi più carichi e pronti dopo uno sforzo intenso e ripartendo con maggior tenacia.
Era come avere degli orgasmi emotivi dalla felicità.
Dopo aver esultato, la festa è durata poco perché c’era un altro quesito da risolvere.
Come respirare durante il combattimento per gestire meglio le energie.
Analizzavo scrupolosamente ogni tipo di respirazione, ogni movimento ecc come un detective durante il combattimento.
Era diventata una vera ossessione.
Hai presente quando hai un chiodo fisso e non trovi pace?
Pensavo di continuo, e studiavo libri di ogni genere.
Mentre seguivo i ragazzi, mettevo in atto tutto quello che avevo capito, usando i principi del recupero rigenerativo.
Anche qui, la fortuna o la mia ossessione mi ha aiutato.
Ho compreso come respirare nel combattimento per aumentare resistenza e potenza eliminando gli sprechi di energia.
Era come avere trovato la formula magica dello sport.
Secondo step del Metodo Flow:
Il Flow nel Combattimento
Ormai era un flusso continuo di conoscenza.
Con questi due metodi, una volta codificati in modo corretto, e capito come spiegarli, e soprattutto perché funzionavano, ho iniziato a fare corsi nelle palestre e seguire atleti in allenamenti privati anche online.
I risultati hanno superato le aspettative di molti, portando una serie di vittorie di tutti gli atleti che si affidavano a me.
Atleti che si bloccavano come me, hanno iniziato a vincere ripetutamente, lasciando senza parole molte persone.
Con questi risultati ho iniziato ad espormi nel web con più enfasi, aumentando l’interesse di molti, ma anche una diatriba nel mondo dei social dei più scettici.
Chi diceva che era aria fritta, che era impossibile, che ero un venditore di fumo ecc.
Chi invece usava il cervello e diceva:
Ma se dice bugie, perché tutti gli atleti che vanno da lui vincono?
Perché sempre più atleti e maestri vanno da lui?
Un caos.
Andavo avanti per la mia strada continuando a seguire sempre più atleti, ottenendo sempre più vittorie.
Ero a mille.
Seguendo sempre più atleti, alcuni mi esponevano il problema di fiato nel clinch (corpo a corpo nel combattimento).
Allora che ho fatto?
Altra sfida… o nuova ossessione 🙂
Anche qui un’impresa.
Ho iniziato a confrontarmi con molti maestri di lotta, ricevendo sempre le solite risposte.
Non puoi, è impossibile!
Non ti dico il fastidio quando ricevevo queste parole.
Andando avanti con la mia crociata, dopo un anno di test e osservazioni, ho compreso le codifiche della respirazione nel corpo a corpo, portando il Metodo Flow nella lotta e nelle MMA.
Terzo step del Metodo Flow:
Il Flow nella Lotta
Da inesperto di lotta a insegnare le dinamiche di lotta era straordinario perché non entrando nel lato tecnico, rimanevo nel lato energetico e respiratorio in totale libertà, mettendo a volte in difficoltà i miei avversari.
Ormai nello sport da combattimento avevo codificato tutto: recupero, combattimento e lotta.
Ero soddisfatto.
Pensavo di aver raggiunto la pace interiore, e invece no…
Sempre più atleti mi scrivono dicendomi che hanno avuto degli ottimi risultati in bici usando le tecniche del Metodo Flow.
Immagina la mia faccia.
Non sapevo nulla di ciclismo, e dovevo entrare nel ciclismo.
Che ho fatto?
Prima di tutto ho iniziato a correre in bici.
Poi ho contattato esperti del settore che conoscevo per fare dei test di prova.
All’inizio era una brodaglia di tecniche non precise.
Seguivo dei principi fissi, ma la strada era ancora lunga.
Quarto step del Metodo Flow:
Il Flow nel Tennis
Come sempre nasce tutto per caso.
Uno dei miei allievi mi scrive se la respirazione nel combattimento è analoga al gioco del tennis.
Anche qui scattano i dubbi interiori.
Inizio a giocare a tennis mettendo in atto le tecniche di respirazione Flow.
Conoscendo i principi della respirazione, per me è stato abbastanza semplice l’applicazione del metodo Flow nel tennis.
Dopo aver fatto diverse prove, ho accettato di seguire dei tennisti curiosi.
Anche qui le aspettative sono state superate alla grande.
Gioco di gambe migliore, spalle più leggere, movimenti più fluidi, maggior resistenza e capacità di gioco.
Tutto solo collegando mente e corpo tramite la respirazione in action.
Da una prova senza impegno, il Metodo Flow adesso è apprezzato e usato da molti tennisti per aumentare resistenza fisica e mentale.
Quinto step del Metodo Flow:
Il Flow nel Ciclismo
Dopo oltre anno di sperimentazioni su bici seguito da un preparatore atletico formidabile, Enrico Lazzaro della Multisport, e triatleti molto tenaci, ho codificato il Metodo Flow nel ciclismo, riuscendo a selezionare tecniche e nomi precisi per ogni tecnica.
Da una ricerca semplice, il Metodo Flow ha cambiato le sorti di chi aveva fiducia, dando loro la possibilità di iniziare a vincere.
Immagina la gioia nel ricevere il messaggio: “Grazie, non ho mai vinto nulla e finalmente ho vinto grazie al tuo metodo”.
Questa è pura magia.
Diventando ciclista amatoriale, ho iniziato a correre e andare in montagna anche io, sperimentando continuamente ogni sorta di variante.
Seguendo molti atleti e provando personalmente, il Metodo Flow nel ciclismo ha avuto un’evoluzione pazzesca, al punto da codificare ne 12 tecniche da applicare in soglia e fuori soglia.
Questo percorso lo trovo straordinario perché è iniziato tutto da una brodaglia a un protocollo preciso di tecniche studiate ed elaborate per soddisfare ogni esigenza specifica.
Ciclisti che aumentano potenza, resistenza, abbassano il battito del cuore, eliminando i crampi alle gambe senza assumere nessuna sostanza.
Un miracolo!
La cosa intrigante era che funzionava alla grandissima anche nella corsa, quindi perché non introdurre il Metodo Flow nello sport nazionale?
Sesto step del Metodo Flow:
Il Flow nel Pallone
Avevo constatato che il metodo rendeva moltissimo nella corsa e nel ciclismo, ma come sempre volevi di più. Dovevo testarlo nel calcio.
Tramite conoscenza ho trovato un mister con una mentalità aperta alle novità, accettando di fare dei test ufficiali con tutta la squadra all’inizio della preparazione.
Nel 2018 è stata fatta la prima prova ufficiale con la squadra ABC di Bagnoli (PD) all’inizio della stagione con il Mister Stefano Trombini…
E i dati parlano chiaro!
Vittoria del campionato con 75 goal fatti quasi sempre verso la fine della partita.
Capirai bene che segnare sempre a fine partita non è un caso di fortuna. Ma di RESISTENZA e tenacia…
E questa viene aumentata dalla capacità di RECUPERARE!
All’inizio della stagione, quando abbiamo iniziato gli allenamenti, abbiamo fatto due test di Gacon a distanza di due giorni per avere la validità del Metodo Flow.
Il primo respirando in modo tradizionale, il secondo applicando il metodo e…
La differenza è stata sorprendente!
Dopo quel grande successo, insegno ai calciatori a respirare nel modo corretto mentre giocano, ottenendo risultati sbalorditivi.
Risultati!
Il Metodo Flow, partito dal nulla, ha dato la possibilità a migliaia di atleti nello sport da combattimento, ciclismo, corsa, calcio, tennis, rugby, basket ecc di vincere e salire sul podio quando prima non riuscivano mai a fare la differenza.
Questa è la più grande soddisfazione che ho continuamente perché vedo atleti che riescono ad esaudire i propri sogni.
Anni di frustrazione, pensieri, notti insonne ne sono valse le pena.