Sapevi che le spalle e il viso possono ridurre le prestazioni fisiche.
Forse questa affermazione ti farà sorridere, ma in questo articolo ti spiegherò perché.
Di media quando si parla di aumentare la resistenza si pensa a un programma di allenamento specifico oppure al classico aiuto chimico.
No…nulla di tutto ciò.
Spesso sento parlare di corpo o di mente come se fossero elementi separati tra loro.
Sbagliatissimo!
Un motore senza centralina non funziona.
Una centralina senza motore non funziona.
Per funzionare correttamente queste devono essere in simbiosi e lavorare correttamente.
RAGIONIAMO!
Quando sei in autostrada con la tua auto, di sicuro corri in quinta per consumare meno e mantenere i giri più bassi, quindi corri in economia.
Cosa succederebbe se corressi in quarta al posto che in quinta?
Una sola marcia in meno, un solo numero in meno comporterebbe un aumento dei giri, uno sforzo maggiore del motore, un maggiore riscaldamento, maggiore consumo e maggiore sforzo.
Se corri per un tragitto limitato di pochi kilometri; questo comporta un danno lieve.
Se invece viene fatto in un tragitto lungo come 100 Km allora il problema diventa molto serio e il rischio di fondere il motore è alto.
Ora porta questo ragionamento sul ciclismo.
Una respirazione errata comporta una serie di fattori dannosi per la prestazione fisica quali:
- Aumento del battito cardiaco
- Aumento della temperatura
- Aumento delle tossine metaboliche
- Aumento dell’acido lattico
- Aumento del volume residuo
- Fame d’aria
- Aumento del dolore
- Aumento della percezione del dolore.
Immagino tu stia pensando che tutte queste affermazioni siano eccessive!
Ma ragioniamo insieme…
RESISTENZA E TOSSINE!
Il corpo quando è sotto stress produce tossine, e queste vengono eliminate tramite l’espirazione, la quale equivale al 70% di eliminazione di tossine metaboliche.
Quando si è sotto sforzo si tende a respirare in modo disfunzionale, seguendo una percentuale respiratoria al 50%, quindi metà inspirazione e l’altra metà espirazione.
Questo può andare anche bene in un tragitto di pochi kilometri, ma non in un tragitto lungo.
Ora prova ad immaginare di produrre anche il solo l’1% di tossine anche per una breve tragitto di 5 km, e su una distanza di 100 km.
Se questa respirazione errata viene fatta nei 5 km, il danno è piccolo.
Ma se viene fatta nei 100 km, il danno aumenta notevolmente e il corpo ne paga le conseguenze.
Più lungo è il tragitto,
più aumenta la somma: 1+1+1+1+1+1+1+1 ecc…
Potrai ben renderti conto che la matematica non è un’opinione e che i conti parlano da sé.
Questo processo apparentemente innocuo a lungo andare causa un indebolimento della gambe e quindi un decadimento del wattaggio perché le gambe si gonfiano di acido lattico.
Quando si fa fatica a riprendere il giro e inizia a mancare d’aria, si tende a respirare a bocca aperta.
Pochissimi sanno che respirare con la bocca crea disidratazione e porta i polmoni in saturazione perché non si riesce a calibrare la quantità di ossigeno in entrata..
Si, hai letto bene!
Spesso la fame d’aria è solo una percezione errata perché essendo troppo saturi si fa molta più fatica ad inspirare.
I polmoni non hanno spazio per far entrare l’aria nuova, ma sono già full.
Puoi ben pensare quanta fatica si fa inutilmente quando si corre in bicicletta.
LA FATICA PARTE DALLA
TESTA O DALLE GAMBE?
Quando la fatica fa soffrire il corpo, di conseguenze ne soffre pure la mente perché sono cllegati tra loto.
Molte mi sono fatto la domanda: “Inizia prima la stanchezza nella testa o nelle gambe?”
Anche se molti pensano che inizi nelle gambe perché sono i muscoli coinvolti che spingono sotto sforzo, in realtà è la mente.
Il cervello quando è sotto stress consuma circa il 25% di ossigeno, pur rappresentando circa il 5% del corpo umano.
Se non viene ossigenato in modo adeguato, non ha la forza per sovrastare l’impegno e quindi perde tono, aumenta così il dialogo interno, ci si focalizza sul problema, sul dolore, sulla fatica.
Attiva un circolo vizioso negativo che appesantisce il carico di lavoro di molto sia mentalmente che fisicamente.
Crea la paura di avere fame d’aria e si inizia a respirare con più forza, senza sapere però, che è la cosa peggiore che si può fare perché manda in tilt maggiormente il sistema.
Pensiero – Emozione – Respirazione – Sforzo fisico
Questi errori letali portano delle conseguenze disastrose nel ciclista perché vanno ad aumentare il Volume Residuo nel corpo, ovvero una quantità enorme di scorie che intossicano il sangue che va in iperacidità.
Nei miei seminari do una spiegazione completa e scientifica del processo distruttivo che si attua nel ciclista, e una volta appreso comprendono anche il processo inverso potenziante.
CHE COSÈ IL FRENO A MANO?
Il freno a mano non è altro che la respirazione limitante.
Sembra assurdo, lo immagino, ma è cosi!
Se respiri a caso, rischi di dare impulsi al cervello non idonei, quindi creando una disfunzione organica e fisiologica.
In pratica spingi a tutta, ma non riesci a superare quel limite.
In questo casi se il corpo è ok, la bici è ok, l’alimentazione e integrazione è ok…
e ugualmente non riesci a superare quel limite, non resta altro che la respirazione no?
Se respiri male creando una combustione errata tra Ossigeno e Anidride carbonica, tendi a produrre una quantità enorme di cortisolo.
Per respirare correttamente nel ciclismo serve un metodo, come nella corsa e tutti gli altri sport.
Vuoi avere da SUBITO maggiore resistenza e avere le gambe pulite che spingono nei pedali?
Prima di tutto elimina gli errori letali.
❌ OCCHIO ALLE SPALLE ❌
Ormai sono nel mondo dello sport da oltre 25 anni e sono formatore da 15.
Ho analizzato migliaia di atleti in varie situazioni.
Nel ciclismo non ho trovato nessuno atleta che lavora con le spalle sciolte.
Quasi tutti mantengono le spalle rigide, alte.
Cosi facendo si tende a sprecare energie senza motivo.
I muscoli che devono essere attivati per spingere sono le gambe, non le braccia.
Alle conferenza a volte ho sentito qualcuno dire che tira anche con le orecchie, le mani che stringo forte e le braccia rigide.
Nulla di peggiore.
Devi spingere con le gambe e con le braccia?
Allora serve imparare a staccare i muscoli delle gambe e rilassare il busto, e il viso.
❌ IL VISO ❌
Il linguaggio del corpo è molto importante per quanto riguarda la codifica istintuale perché ogni respiro e ogni espressioni è collegata ad una EMOZIONE!
In questi casi è molto utile imparare a pedalare mantenendo un’espressone del viso neutrale, come se non ci fosse nessuno sforzo attivo.
Si lo so, nessuno ti ha mai detto nulla a proposito, e forse ti sembra una cosa al quanto obsoleta.
Stiamo parlando di pura meccanica umana, quindi è al quanto IMPOSSIBILE MENTIRE.
Questo serve a ingannare il cervello cercando di fargli credere di fare uno sforzo normale, lasciando che siano SOLO le gambe a spingere, e non tutto il corpo.
Non ci credi vero?
Provalo di persona, e vedrai tu stesso la differenza.
A questo punto pensi che siano parole inventate oppure metodologie testate in modo possibile?
Stiamo parlando di un metodo scientifico che ti permette di aumentare le prestazione fin dal primo allenamento solo modificando la respirazione.
Un metodo formato da 6 allenamenti per imparare tutte le sequenze di respirazione potenziante per ottenere massima resa con minimo sforzo.
Ti stupirai di quanto meglio riesci a correre.
Quando sarà tuo, nessuno te lo potrà portare via, sarà tuo per sempre!
Guarda il video per saperne di più.
Se vuoi imparare anche tu il frutto di 15 anni di studio per spingere il tuo corpo al massimo, clicca il tasto qui sotto per richiedere un training strategico.
Le lezioni possono essere fatte di persona o anche a distanza in video-chiamata skype.
Se vuoi imparare a respirare sotto sforzo clicca qui: Video corso Protocollo Ciclista Flow
Emanuele Zanella – Mental Coach specializzato in Respiro Rigenerativo e Sviluppo dello stato di Flow