Metodo Flow nel combattimento
Impara le tecniche che hanno permesso ai miei atleti di
diventare campioni italiani, europei e mondiali.
Segui gli stessi allenamenti mentali che hanno applicato
loro per salire sul ring con fiato fino alla fine.
Fiato in palestra, e spompato sul ring?
Risolvi il problema per sempre!
Ecco il sistema di respirazione performante che ti permette di esprimere al meglio il tuo potenziale nel combattimento.
Il fiatone mentre combatti, le braccia pesanti, i colpi che non partono e la mente annebbiata saranno solo un brutto ricordo.
Supponi semplicemente di avere controllo completo del tuo corpo e della tua mente mentre combatti.
Vedere i colpi del tuo avversario, sentire quello che ti dice il maestro dall’angolo e riuscire a metterlo in atto.
Avere fiato fino alla fine anche mentre in tuo avversario cerca aria da ogni parte per recuperare.
Tutto questo non è magia, è quello che stai per scoprire.
Quanto tempo hai dedicato alla respirazione?
Immagino la risposta…zero!
Ti sei mai chiesto perché un atleta rimane senza fiato anche se perfettamente allenato?
Le risposte sono sempre le stesse:
Perchè sei poco allenato;
ti sei allenato male;
non hai la stoffa;
non hai carattere;
devi fare esperienza ecc”.
Queste sono tutte frasi senza senso e prive di fondamenta che spesso vengono dette.
Immagino che tu le conosca no?
La verità è che sono tutte stronzate perché cosi si tende a smontare atleti che hanno talento solo perché non sanno come usare bene la mente e la respirazione.
Fare esperienza continuando a ripetere gli stessi errori è logorante e non risolve il problema, anzi, lo peggiora.
Molti sono stati scettici sull’efficacia e l’importanza della respirazione, ma tutti gli atleti e maestri che lo provano sono stati entusiasti e ne hanno confermato la validità.
Un esempio è possibile averlo per capire qualcosa in più?
Ci hanno sempre insegnato a buttare fuori l’aria quando tiriamo i colpi, ma nessuno ci ha mai insegnato come, quantità, durata, pressione con cui respirare.
Questo è un errore gravissimo che sempre più persone stanno rimediando perché hanno compreso che respirare in modo casuale e quindi errato comporta una notevole diminuzione delle prestazioni.
Quante teorie o metodi hai provato fino adesso?
Per spingere il corpo al massimo ci sono migliaia di teorie innovative basate sull’integrazione chimica, preparazione atletica e tecnologia avanzata sulle biciclette…
Tutte innovazioni straordinarie, ma che non lavorano emotivamente e organicamente sull’atleta in modo esaustivo mentre combatti.
Sono nel mondo dello sport da quando ero ragazzino, e l’atleta vuole risultati concreti più velocemente possibile, no storie.
Il rischio direttamente collegato a respirare in maniera tradizionale durante allenamento è trovarti sul ring con la meccanica respiratoria sbagliata.
Questo in molti casi porta:
- braccia e gambe pesanti
- aumento della fatica
- mancanza d’aria
- stanchezza fisica e mentale
- paura di non arrivare alla fine
e tutto questo succede pur avendo una preparazione fisica e tecnica eccellente.
Sconfortante vero?
Ma quali sono i vantaggi della respirazione Flow?
Braccia e gambe più leggere
Colpi più fluidi e potenti
Aumento della resistenza
Riduzione della produzione dell’acido lattico.
Lucidità mentale e precisione
Assorbire meglio i colpi dell’avversario
Questi risultati li hanno ottenuto tutti gli atleti che lo hanno imparato:
dai professionisti campioni, dilettanti, amatori di 50 anni fino ai ragazzini di 10.
Chiunque ha superato la paura di non avere fiato fino alla fine, godendosi il combattimento fino alla fine senza più cali di energia.
Ma che cavolata è questa, più potenza nei colpi?
Posso comprendere lo stupore e la difficoltà nel credere a certe affermazioni, ma se non fosse cosi nessun atleta e maestro si sarebbe esposto nel testimoniare l’efficacia del metodo.
Detto ciò, direi di passare all’azione.
Guarda il video qui sotto e nota bene le differenze di impatto nei calci.
Come test abbiamo fatto gli stessi colpi usando il Flow e la respirazione normale, e gli effetti sono visibili a occhio.
Buona visione, sono sicuro che ti piacerà!
Interessante vero?
L’ho provato su oltre 1000 atleti personalmente, e tra questi tantissimi campioni e maestri esperti, e i risultati sono sempre stati visibili fin da subito.
Questo perché il metodo Flow è basato sulla meccanica umana, e segue dei principi precisi, no teorie.
Non a caso nei vari training faccio test di ogni tipo per smantellare ogni dubbio come hai visto in questo video.
Ma quindi questo protocollo funziona per tutti?
Non dovrai nemmeno crederci, dovrai solo mettere in pratica le tecniche di questo protocollo, e il resto sarà pura goduria.
Adesso che hai compreso l’effetto della meccanica respiratoria, voglio dirti di più.
La trasformazione reale la percepisci personalmente anche dopo pochi secondi che applichi la tecnica corretta.
Impossibile?
No…è solo questione di comprenderla e dare il tempo al cervello di adattarsi a questo nuovo sistema respiratorio mentre combatti, e il resto è magia.
Fin dal primo allenamento senti una sensazione minore della fatica, colpi più fluidi, più precisi e potenti.
Qui sotto vedi un allenamento del Metodo Flow primo livello.
Ma questo fantomatico Metodo Flow ha delle basi scientifiche?
Assolutamente sì.
Noi abbiamo un midollo nella schiena che è anche conduttore di informazioni dal cervello al corpo, e una respirazione errata blocca questo flusso di trasmissioni tra mente-corpo.
In più il corpo è formato da Tre Elementi Principali. Testa – Cuore – Pancia
La pancia è detta anche il secondo cervello. Nella pancia risiedono le viscere con cui vive l’istinto.
Hai presente l’Istinto di sopravvivenza?
Ecco, quella è forza ed energia allo stato puro che tutti abbiamo!
Respirando in modo specifico è possibile creare un collegamento tra questi elementi creando un “flusso” interno sincronizzato ai movimenti del combattimento aumentando di conseguenza la potenza dei colpi e la resistenza fisica!
Grazie a questo lavoro di condizionamento psicofisico forzato è possibile aumentare la resistenza, potenza a concentrazione nel combattimento.
Riassumiamo velocemente…
– Il nemico peggiore da combattere NON è quello che abbiamo davanti, ma quello che si trova dentro di noi.
– Non puoi pretendere avere sempre fiato se respiri male
La macchina va fuori giri e rischia di bruciarsi.
Stesso meccanismo avviene nella prestazione sportiva.
Il Metodo Flow ti insegna a combattere al meglio e consumare il meno possibile.
Ma è possibile imparare a distanza?
Sono ormai quasi 30 anni che sono nell’ambito sportivo.
15 che faccio il formatore e faccio consulenze a distanza su skype, e l’esperienza mi ha costretto ad adattarmi alle esigenze degli atleti, ed a escogitare dei sistemi per far comprendere i meccanismi del Flow in modo virtuale.
Seguo tutti i miei atleti a distanza perché non devo fare le figure, devo spigare come respirare nelle sessioni di vuoto.
Poi nei training in coppia o di gruppo è possibile seguendo le istruzioni fare anche i colpitori.
La mia storia personale
Adesso ti spiego come sono riuscito a codificare un metodo scientifico utile per aumentare le prestazioni fisiche solo dopo un’ora di allenamento.
Pensa che quando facevo pugilato agonistico alla boxe piovese mi allenavo duramente 6 giorni su 7.
In palestra avevo un fiato da vendere, ma poi ugualmente rimanevo senza fiato.
Per allenarmi al meglio correvo ore a piedi ai colli assieme ai calciatori, ma poi ugualmente in gara rimanevo spompato.
Un corpo perfetto super allenato che rimaneva spompato dopo poco al punto di buttare mesi di preparazione.
Non capivo dove sbagliavo. Non aveva senso logico!
Non so se capisci cosa provavo: sconforto, rabbia e una gran voglia di abbandonare tutto.
Matematicamente era impossibile, quindi davo la colpa a me stesso.
Alcuni mi dicevano che dovevo allenarmi di più.
Più di cosi? Perché in palestra avevo fiato a volontà?
Nello sport vive molto la famosa frase “In allenamento tutti campioni, e in gara diventano c….”
Alla fine ho smesso la mia attività agonista, ma l’ossessione di capire perché accadeva questo mi ha portato a studiare e fare ricerche incessabili ed estenuanti.
Dopo 15 anni di studio e ricerche ho capito quali erano stati i miei errori, come superarli e soprattutto come evitarli.
Ho dovuto analizzare ogni singolo movimento esterno e interno del corpo per comprenderlo.
Ho studiato i processi mentali, fisiologici e il linguaggio del corpo per comprenderne il nesso, usando la palestra come laboratorio prestazionale.
Alla fine ho ideato delle metodologie strategiche, specifiche per aumentare le prestazioni entrando nel famoso stato di Flow che collega profondamente mente e corpo.
Questi strumenti ultra-performanti mi hanno portato ad allenare oltre 1000 atleti, e tra questi diversi campioni.
Ho avuto la possibilità di volare in Irlanda e insegnare i concetti del Metodo Flow nella palestra dove si allena Conor McGregor.
Quello che mi preme spiegarti è che “Il Metodo Flow” si poggia su basi concrete.
Nasce dallo studio dell’ipnosi e tecniche di PNL.
Probabilmente starai pensando che cavolo centra l’ipnosi con il combattimento?
Non abbiamo solo un battito cardiaco che viene alterato quando è “sotto sforzo”, ma anche le onde del cervello.
Esiste un linguaggio del corpo, e come le emozioni influenzano il corpo, le funzioni organiche, sudorazione ecc. conoscendo queste funzioni è possibile gestirle a proprio favore.
Ma che stregoneria è mai questa? Come funziona?
Attivando il tuo istinto attraverso la respirazione, le persone ti chiederanno:
“Ma come fai a fare riprese senza fiatone? Come riesci a recuperare in modo cosi veloce?”
RICORDA: Ogni abilità può essere appresa, allenata e resa un’abitudine.
Pensa alla prima volta che hai guidato… Ti sei seduto, hai regolato il sedile, lo specchietto, la distanza dal volante, lo specchietto di nuovo, guardato qual’era il freno e la frizione, poi il freno, poi la frizione…
Poi hai imparato come funzionano i pedali, quando usare il cambio, la freccia…
Quanta fatica hai fatto? Adesso guidi mentre fai tutt’altro.
Non ci pensi nemmeno, sei capace di tornare casa e pensare… ma, come ho fatto?
Ho guidato io?
Ah… accade perché vai in trance…
Lo stesso può accadere mentre combatti usando il Metodo Flow.
Non ci credo ancora.
Esiste qualche testimonianza di qualche maestro per caso?
Domenico Colucci e Angelo Taratera – K1 Puglia
Gianluca Carta e Giancarlo Tatti – Muay Thai – Cagliari
Bruno Vottero e Luca Bersano – Boxe – Cuneo
Arrivati a questo punto, ti chiedo di farti alcune domande importanti:
Quanti soldi hai speso fino adesso senza ottenere i risultati sperati?
Quante volte hai provato rabbia perché non avevi fiato per finire il match?
Quanto ti è costato commettere certi errori a causa di una respirazione errata?
Non solo in termini economici, ma anche di emozioni, fatica e opportunità
Rifletti bene a quante volte non hai ottenuto i risultati sperati perché non hai capito qual’è il problema che ti impedisce di vincere.
Adesso conosci la soluzione, devi solo scegliere di farla tua!
Piccolo riepilogo!
Puoi eliminare tutte le tue paure di rimanere senza fiato per sempre.
Salire sul ring in piena consapevolezza di avere fiato anche nei match più duri.
Combattere fino alla fine senza più quei cali che compromettono le sorti del match.
Avere colpi più fluidi e automatici, quindi una mente più reattiva.
Una mente più lucida e concentrata!
Finalmente puoi goderti il match dall’inizio alla fine,e far valere ate stesso e a chiunque le tue vere abilità anche in gara, e non solo quando non ti vede nessuno.
Emanuele Zanella, Mental Coach-Analogista, specializzato nel potenziamento delle performance fisiche e mentali.
Lavora nell’ambito sportivo da 25 anni, ha codificato il Metodo Flow che ti permette di ottenere il massimo risultato con minimo sforzo accedendo alla forza dell’istinto in modo naturale.
Le sue potenti tecniche e le sue strategie efficaci hanno permesso ai suoi atleti di surclassare mentalmente gli avversari conquistando, in molti casi, il titolo di campione.
Ha lavorato con tantissimi atleti campioni come Cristian Faustino, Domenico Valentino, Elena Cardoni, Claudio Conti, Marian Bellettini, Nicola Severi, Georgian Cimpeanu ecc.
Ho insegnato il Metodo Flow nella palestra in Irlanda dove si allena il campione indiscusso Conor McGregor.
Odia le teorie, ma ama la pratica, la semplicità e le sfide difficili.
Email: info@metodoflow.com