Come ridurre gli INFORTUNI nel calcio e aumentare la resistenza.

Come ridurre gli INFORTUNI nel calcio e aumentare la resistenza.

Se ci fosse una formula magica per prevenire gli infortuni nello sport,  la userebbero tutti.

Abracadabra… e il gioco è fatto…

Entri in campo, giochi come Maradona, tiri pazzeschi, le gente che esulta per te, goal a manetta e soddisfazione a mille.

Ok…adesso però torniamo nella realtà.

Molti preparatori fisici hanno cercato delle relazioni con il carico di allenamento al fine di ridurre quelli non traumatici, e….

  1. Fare allenamenti correttamente ed eseguire le giuste visite mediche di idoneità.
  2. Fare i corretti esercizi di riscaldamento e di raffreddamento.
  3. Eseguire esercizi di potenziamento muscolare e stretching.

Credo non serva un genio per capire questo no?

Leggi il seguito per capire quello che non vediamo realmente.

Gli infortuni sono da sempre un bella rogna, e tentare di ridurli è una meta ambita di molti.

Sono nel mondo dello sport agonistico da 30 anni, e ho sentito teorie di ogni tipo sull’aumento delle prestazioni, sui blocchi degli atleti in gara e sugli infortuni.

Il nostro compito è valutare in modo oggettivo e soggettivo a 360° tutto, creando un’azione strategica mirata per arrivare all’obiettivo, compreso prevenire gli infortuni.

Quali sono gli infortuni più frequenti nel calcio?

Contratture, stiramenti e strappi muscolari, con l’aggiunta delle lesioni alle ginocchia e caviglie.

Voglio evitare di fare la lista di tutte le procedure che conosci già per ridurre gli infortuni, ma preferisco fare dei ragionamenti più ampi.

Gli studiosi hanno constatato che gli atleti con una maggiore attenzione hanno un numero inferiore di infortuni rispetto a chi è meno attento, meno vigile.

Questo avviene per il semplice motivo che lo stress e ansia da prestazione incidono direttamente sui movimenti, sulla respirazione e sulla prestazione.

Infatti la respirazione incide tantissimo sull’aspetto fisico e mentale perché è il tramite che collega corpo e mente.

La testa comanda.

E come si fa attivare la testa?

Serve gestire le emozioni e la respirazione nel modo corretto mentre si gioca, eliminando gli errori che fanno perdere la concentrazione.

Le disattenzioni, lapsus, blackout mentali scollegano la testa da corpo (disattenzione e sconnessione momentanea), in cui l’atleta non ha più controllo del proprio corpo.

È proprio in quel momento di eccesso che l’atleta si infortuna, cioè quando la connessione viene meno.

La disattenzione e cali di energia sono alcune delle cause degli infortuni, e finalmente sempre più persone iniziano a comprenderlo.

Le conseguenze degli
infortuni sul calcio

Ansia da prestazione, preoccupazioni, tensioni emotive, e quindi tensioni fisiche e problemi respiratori sono dei veri virus da debellare.

Che vuol dire?

Vuol dire che un atleta preparato perfettamente a livello fisico, se entra in campo con la testa altrove o con paura di farsi male:

• non corre,
• respira male,
• si muove in modo scattoso e meccanico,
• gli manca il fiato,
• aumentano i dolori alle gambe,
• manca lucidità mentale,

Quindi oltre a rendere meno, aumenta le probabilità di infortunarsi perché fa più fatica del dovuto, muovendosi in modo meccanico e non più fluido come dovrebbe.

Più sollecitazione muscolare e nelle articolazioni, maggiore fatica, più usura, maggiore infortuni.

Ma le emozioni centrano?

La paura di:
farsi male, è una emozione!
sbagliare, è una emozione!
non farcela, è una emozione!
rimanere senza fiato, è una emozione!

L’emozione ti taglia le gambe, ti blocca il respiro e i muscoli, quindi oltre ad aumentare le disattenzioni, fare errori stupidi, togliere il fiato, aumenta la possibilità di farsi male a causa della rigidità mentale e muscolare.

Alcuni si allenano di più per risolvere questo problema, senza sapere che così facendo alimentano le emozioni negative e l’ansia da prestazione al posto di risolvere il problema alla radice.

Le false idee ingannevoli
sugli infortuni e performance

Molti affermano che non è possibile prevenire gli infortuni.
Falso!

Se un calciatore non rende in partita, si pensa sia una questione di allenamento, o poco carattere.
Falso!

Se un calciatore rimane senza fiato in partita, si pensa sia allenato poco o male.
Falso!

Se un calciatore sbaglia, si pensa che non sia adatto a quel gioco o non abbia abbastanza talento.
Falso!

Tutte queste leggende metropolitane ormai sono dentro la testa degli atleti, e non permettono agli atleti di avere la mente libera.

E qui è doveroso farsi la domanda:
è più facile che si faccia male un atleta demoralizzato, quindi meccanico, oppure sicuro di sé e concentrato?

tik-tak-tik-tak

Bang! Risposta esatta.

Correlazione tra respirazione e infortuni

Devi sapere che la respirazione incide direttamente sulla corsa a livello mentale e fisico.
Se ti blocchi mentalmente, ti blocchi fisicamente.

Se ti blocchi fisicamente, hai paura di sbagliare, ti muovi male e aumenti il rischio di farti male.

Il cane che si morde la coda.

Imparando ad usare in modo sapiente la respirazione e gestire le emozioni, puoi giocare in modo più fluido (FLOW)

Cioè?

  • aumento della lucidità mentale
  • maggior sicurezza nelle azioni
  • aumento dell’attenzione selettiva
  • continuità di gioco

Hai presente Holly e Benji?

Ecco… un pochino meno …però giocare in totale connessione tra mente e corpo certo che puoi.

Un motore potente senza centralina vale zero.

Cosa fare per prevenire gli infortuni?

  1. Crea un assetto mentale solido
  2. Impara a gestire lo stress in campo
  3. Analizza i tuoi schemi mentali
  4. Comprendi i tuoi programmi respiratori
  5. Elimina le paure
  6. Impara a giocare in modo fluido in partita

Sembra un gioco da ragazzi, ma non lo è.

Per questo nei miei percorsi seguo da vicino gli atleti dando loro competenze specifiche per imparare a respirare in modo performante durante la partita.

Adesso sentiti libero di pensare che non sia vero, oppure cambiare strategia e fare qualcosa di diverso.

Importante è che tu comprenda come processa la mente, emozioni e respiro quando sei in partita perché questo ti rende un calciatore davvero invincibile.

Non come Holly o Benji perché non sono reali, ma se inizi a giocare anche mentalmente come un bambino, di sicuro la biochimica del corpo cambia e diventi più performante.

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Metti il turbo e fai vedere a tutti le tue abilità, perché se non lo fai tu, altri lo fanno al posto tuo.

 

Emanuele Zanella
Mental Coach, esperto nello sviluppo delle performance fisiche e mentali.

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